CORONAVIRUS: il WWF lancia l'ALLARME. Ecco perché la DEFORESTAZIONE accelera l'EPIDEMIA COVID19
La DISTRUZIONE dell'AMBIENTE favorisce la PANDEMIA?Sono
rimaste impresse a tutti le immagini dell'Australia devastata dagli
incendi, degli animali carbonizzati e di città completamente avvolte
dal fumo. Come rimarrà scritta nei libri di storia, e purtroppo la
ricorderemo a lungo, l'epidemia
di COVID-19, un virus partito dalla Cina che da mesi sta paralizzando il mondo
intero.
C'è
correlazione tra i due eventi catastrofici? Secondo
un report del WWF
ci sarebbe un diretto
collegamento tra deforestazione e aumento del rischio
che nuovi virus e batteri possano diffondersi, esattamente come
successo in passato con malattie come l’Ebola o l’Hiv.
"Tutte le volte che distruggiamo gli ecosistemi ci esponiamo a nuovi virus perché creiamo per loro condizioni straordinarie”, afferma Isabella Pratesi, responsabile foreste per WWF Italia. "Questo accade perché virus che prima erano tenuti a bada dagli ecosistemi come le foreste, all’improvviso hanno un’opportunità unica di lasciare le poche centinaia di scimmie o le poche migliaia di animali che parassitavano, per passare a quasi otto miliardi di esseri umani. I virus stanno vivendo un cambiamento epocale, possono finalmente diffondersi il più possibile".
Secondo la FAO (Food and Agricolture Organization), il 70% della deforestazione al mondo è legata alle produzioni agricole tra pascoli, monocolture di soia e piantagioni di palme da olio. "Si tratta di materie prime che sono destinate in genere all’esportazione, in particolare verso Cina, Europa e Stati Uniti", afferma Francesco De Augustinis, autore del documentario Deforestazione Made in Italy, pubblicato nel 2019. La deforestazione sembra quindi un fenomeno lontano, le cui cause e conseguenze sono poco comprensibili. Quello che oggi stiamo vivendo ci obbliga più che mai a capire quanto sia direttamente collegato il nostro modo di produrre e consumare e quanto possa dipendere la nostra sopravvivenza dalle scelte che facciamo.
Bisogna comunque dire che il legame tra deforestazione e nascita di nuovi virus è stato denunciato già in passato per altre epidemie. La coltivazione della soia, la coltivazione dell’olio di palma in Indonesia, la creazione di nuovi pascoli, sono tutte cose che mettono più a contatto l’uomo con questo genere di patogeni. Quindi, in conclusione, potrebbero esserci correlazioni tra deforestazione e pandemia da virus. Maggiori studi e ricerche ci indicheranno quale sia la migliore strada da percorrere in futuro, anche se in molti già la sanno già: ma l'economia risulta spesso essere più importante del nostro benessere fisico e sopratutto dell'ambiente.
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